Il compostaggio
Per "compostaggio" si intende quel processo che porta i rifiuti organici a trasformarsi in compost un concime naturale ed ecologico ricco di sostanze nutritive e bioelementi, che aumentano la fertilità del suolo senza la necessità di ricorrere a fertilizzanti chimici.
Il compostaggio è un processo biochimico che fa sì che materiali organici come fiori,
foglie, resti di frutta e verdura, una volta sminuzzati e mescolati, grazie a determinate
reazioni inizino un processo di trasformazione che permettono loro di degradarsi in composti semplici e stabili. Per far sì che ciò avvenga è necessaria un’adeguata ossigenazione che permette ai microorganismi come muffe e batteri e ai macrorganismi quali lombrichi ed insetti a dare vita a un processo di fermentazione.
La fermentazione si identifica in più fasi:
- Fase di latenza nella quale iniziano a svilupparsi i microorganismi
- Fase di crescita durante la quale le temperature dei residui vegetali si innalzano
- Fase termofila con temperature che non scendono mai sotto i 55
- Fase di maturazione caratterizzata da una fermentazione secondaria che trasforma il materiale in compost pronto per essere utilizzato come fertilizzante.
Affinché questo processo segua correttamente il suo corso,
è possibile seguire due tecniche compostaggio a cumulo o il
compostaggio tramite compostiera.
Nel primo caso dovrai avere a disposizione un ampio spazio distanziato dalla
tua abitazione, nel secondo invece basterà procurarsi l’apposito contenitore,
detto per l’appunto compostiera, che potrai utilizzare anche se hai a
disposizione un piccolo balcone.
Questa tecnica è la più semplice, ma richiede di seguire alcuni accorgimenti per riuscire ad ottenere buoni risultati.
Scegliere con accuratezza il luogo dove iniziare il tuo cumulo. È consigliabile uno spazio abbastanza lontano da casa raggiungibile tutto l’anno, vicino a una fonte d’acqua nel caso in cui dovesse essere necessario ripristinare
l’umidità del cumulo durante l’estate. Se possibile, scegli un luogo sotto un
albero a foglie caduche: in questo modo d’estate la zona non è esposta al sole
tutto il giorno, mentre d’inverno, quando le foglie saranno cadute, verrà
raggiunta dai raggi del sole.
Preparare la zona. Per farlo è necessario posizionare del materiale drenante come
rami o sterpaglie per potervi poi collocare sopra i materiali organici, cercando di formare un cumulo Questa particolare forma ti aiuterà a rimescolare correttamente i materiali garantendo il giusto arieggiamento.
La miscela deve essere abbastanza soffice e, affinché la fermentazione avvenga correttamente, non dovrà essere né troppo bagnata né troppo secca.
Per capire qual è la giusta quantità d’acqua necessaria, puoi fare un piccolo esperimento: prendi in mano una quantità di compost e strizzarla tra le dita, se la mano non resta né troppo bagnata né troppo asciutta allora la quantità di umidità è corretta, altrimenti sarà necessario agire per diminuire o aumentare il grado di umidità.
Attendere il compost sia pronto dopo circa due mesi.
La seconda tecnica che puoi utilizzare, ideale se non hai a disposizione molto spazio, è quella che prevede l’acquisto di una compostiera. Questo recipiente può essere in legno o in plastica e deve avere molti fori sia nella parte superiore che nella parte inferiore per permettere all’aria di passare all’interno e circolare adeguatamente.
Le forme più indicate sono quelle a cono o a campana perché migliorano la circolazione dell’aria, permettendo all’aria calda povera d’ossigeno di salire e uscire dal coperchio lasciando lo spazio necessario all’aria fresca, ricca di ossigeno, di penetrare dalle fessure in basso.
Per il tuo compostaggio fai da te ti consigliamo di scegliere una compostiera dotata di ampie aperture che ti faciliteranno il lavoro di rimestaggio con un’apertura superiore per permetterti di aggiungere rifiuti freschi e un’apertura inferiore per raccogliere il compost maturo pronto per essere utilizzato.
Le dimensioni contenute di questo strumento rendono possibile posizionarlo anche in un piccolo giardino o in terrazzo, permettendoti di smaltire
agevolmente e intelligentemente i rifiuti casalinghi. Alcuni comuni italiani
danno incentivi se scegli questa pratica di smaltimento dei tuoi rifiuti
domestici.
Una volta scelta la tecnica che preferisci, tieni presente quali sono i rifiuti
che puoi utilizzare per la creazione del tuo compost. Tra i materiali ideali per
il compostaggio vi sono:
- Scarti vegetali da cucina
- Pane raffermo o ammuffito
- Gusci d’uova
- Fondi di caffè
- Foglie
- Erba
- Paglia
- Fazzoletti di carta
Anche i seguenti materiali sono particolarmente indicati per creare del
compost, ma è consigliabile ricoprirli sempre con altri rifiuti:
- Rifiuti alimentari, come carne e pesce
- Bucce di agrumi
- Cenere, in quantità minima
- Ossa sminuzzate
- Lettiere degli animali domestici
I materiali da evitare in qualsiasi caso sono invece:
- Vetro
- Plastica
- Metallo
- Batterie
- Tessuti
- Legname trattato con solventi
Il
processo di compostaggio crea odori sgradevoli o la
comparsa di moscerini o topi. Nel primo caso puoi facilmente ovviare al problema migliorando
l’areazione o diminuendo l’umidità del compost. Se il cumulo è troppo compatto sviluppa infatti batteri che generano cattivi odori, quindi ti consigliamo di
rivoltarlo più volte aggiungendo materiali più strutturati per assorbire l’umidità.
Se invece nel tuo compost si formano dei moscerini la causa possono
essere gli
scarti della frutta ma basta coprirli con foglie o erba per risolvere il problema. Nel caso in cui invece compaiano dei topi, il motivo può
risiedere nel fatto che siano attratti dai
rifiuti alimentari di origine animale.
Controlla sempre che non rimangano in superfice per far sì che il problema
non si ripresenti.