Come riparare i mobili e oggetti d’arredo da soli

Che sia per l’usura, per dei piccoli danni o per il semplice passare del tempo, è improbabile che la condizione dei mobili resti invariata negli anni.
Un graffietto qui, un’ammaccatura lì, uno strappo sul divano che sembra allargarsi mese dopo mese. Sostituire tutto potrebbe sembrare la soluzione più rapida e semplice, ma riparare i mobili e gli oggetti d’arredo da soli può essere stimolante e soddisfacente, soprattutto se segui questa semplice guida!

I vantaggi della riparazione fai da te

In caso di danni poco gravi e di piccole imperfezioni, bastano un po’ inventiva, tanta pazienza e i giusti utensili per riparare mobili e oggetti d’arredo da solo. I vantaggi di questi interventi fai da te sono svariati. In primo luogo, avrai la soddisfazione personale di aver dato nuova vita a qualcosa di apparentemente irrecuperabile. Potrai abbattere i costi di un nuovo acquisto o della manodopera, e contribuirai alla lotta allo spreco, un tema oggi molto caldo di cui tenere conto.

Riparare con successo un oggetto personale, inoltre, ti permetterà di sviluppare molte competenze inaspettate .

La sicurezza al primo posto!

Se hai deciso di cimentarti nella riparazione fai da te dei tuoi arredi è fondamentale che tu metta la sicurezza al primo posto , tenendo conto che alcune riparazioni più complesse potrebbero essere infattibili senza l’intervento di un professionista del settore. Valuta dunque quali sono le tue possibilità e crea l’ambiente più adatto per il tipo di lavoro che stai per intraprendere.

  • Non tutti hanno la fortuna di avere a disposizione un’officina o un garage dove operare, ma anche una semplice stanza della casa può essere trasformata in una sorta di studio per la riparazione di mobili e oggetti , a patto di organizzare lo spazio al fine di avere sempre a disposizione gli utensili giusti. L’ambiente deve essere ben illuminato ed essere dotato di finestre o ventole per favorire l’areazione, poiché solventi e prodotti chimici potrebbero rivelarsi tossici se inalati. Se effettui riparazioni che coinvolgono elettrodomestici o oggetti elettronici (ma non è il caso di questa guida), assicurati sempre di interrompere l’alimentazione direttamente dal quadro elettrico.

    Cassette porta attrezzi
  • Durante i piccoli e grandi interventi di riparazione è saggio coprire i propri vestiti con delle apposite tute, in modo da evitare macchie e danni ai tessuti, causati da solventi, vernici, colle e sporco. Per la tua sicurezza personale, inoltre, indossa accessori protettivi come guanti, occhiali e scarpe da lavoro , per scongiurare il rischio di ferite accidentali. Abbi cura di utilizzare strumenti da lavoro adeguati al tipo di intervento che devi effettuare, tenendoti alla larga dagli accessori improvvisati. Leggi con attenzione il libretto di istruzioni di ognuno di essi per farne un uso corretto e, durante l’utilizzo, presta la massima attenzione.
    Infine, tienili fuori dalla portata di bambini, animali e “non addetti ai lavori”.

    Abbigliamento da lavoro

Riparare e riverniciare i mobili in legno

A nessuno fa piacere notare dei danni sui propri mobili preferiti, soprattutto se l’elemento d’arredo in questione ha un valore economico o affettivo. Non è tuttavia insolito che il legno - materiale tanto affascinante quanto delicato - mostri delle imperfezioni nel corso degli anni. Ecco tecniche e prodotti per rimediare a questi spiacevoli segni di usura!

  • Come tutti gli oggetti di casa, anche i mobili in legno sono schiavi del tempo che passa, che lascia sulla loro superficie graffi, ammaccature e imperfezioni. Prima di qualunque intervento di riparazione, pulisci accuratamente la superficie che andrai a trattare, per eliminare eventuali residui di sporco che potrebbero compromettere l’operazione. Graffi leggeri e piccoli segni non richiedono un procedimento complesso. Puoi infatti coprirli con un lucidante pigmentato per mobili, stendendolo bene con l’aiuto di un panno pulito e concentrandoti per qualche secondo sul punto graffiato. Per segni più profondi e scheggiature è meglio usare un pennarello per il ritocco del legno. Assicurati di scegliere lo stesso colore del mobile da trattare e copri l’imperfezione andandola semplicemente a colorare con il marker. Se il tuo mobile presenta invece crepe e buchini (come quelli causati dai tarli), è preferibile optare per una specifica cera per legno, disponibile sotto forma di bastoncini da strofinare sul danno fino a che non risulta meno visibile. In alternativa puoi anche usare un fondo turapori, un prodotto trasparente che va a riempire i buchini sulla superficie. Per completare l’opera e ridare uniformità alla superficie, assicurati infine di stendere su tutto il mobile uno strato di cera di rifinitura.

    Restauro e manutenzione del legno
  • Negli anni la vernice dei mobili in legno può screpolarsi e sgretolarsi, rendendo necessario riverniciare.

    1. Rimuovi dal mobile tutte le componenti che si possono asportare, come cassetti, ante e maniglie.
    2. 2. Indossa una maschera protettiva e carteggia tutta la superficie con una levigatrice orbitale o a nastro, in modo da rimuovere la vernice vecchia e screpolata. Inizia con una carta abrasiva dalla grana bassa, per poi salire, e fai lo stesso anche con ante e cassetti.
    3. Pulisci con un panno il mobile per eliminare polvere e particelle lasciate dalla levigatrice per legno, poi lascialo asciugare.
    4. A questo punto applica una mano di primer, a cui seguirà - dopo l’asciugatura - la verniciatura vera e propria. La scelta del prodotto da applicare dipende dall’effetto che vuoi ottenere: opaca o a gesso per un effetto più rustico, satinata per uno stile più anticato. Mescola la vernice e utilizza un buon pennello per stenderla uniformemente su tutta la superficie. Tra una mano e l’altra attendi un po’ di tempo (normalmente è indicato sulla confezione) e leviga con una carteggiatrice dotata di foglio dalla grana poco abrasiva, ripulendo bene il mobile dopo questo passaggio. Alla fine, puoi decidere di utilizzare una mano di vernice protettiva, solitamente in cera o poliuretano.
    Vernice e pittura per legno
  • Sottoposte a pesi e spostamenti, le gambe di tavoli e sedie sono spesso a rischio di frattura, che si catalogano solitamente in due tipi: orizzontali e oblique.

    Nel caso di fratture orizzontali, procedi in questo modo:

    1. Leviga leggermente le due spaccature, in modo da eliminare le schegge.
    2. Effettua due fori con il trapano, uno sulla gamba spezzata, in corrispondenza della sezione che dovrai far ricongiungere con l’altra, e uno nella stessa sezione della gamba ancora attaccata alla base. Fai attenzione che la punta del trapano da legno entri il più possibile perpendicolare e che abbia lo stesso diametro della spina che utilizzerai. Il foro deve essere profondo circa la metà della lunghezza della spina, o poco più: puoi assicurartene usando un apposito tassellatore a batteria.
    3. Spalma un po’ di colla per legno sulla frattura e sulla spina, infilandola per metà nel foro della gamba spezzata. Aiutati con un martello da carpentiere, se necessario. Inserisci l’altra metà nella gamba del tavolo, facendo congiungere bene i due elementi.

    Se la frattura è avvenuta in obliquo, invece:

    1. Cospargi di colla il punto in cui è avvenuta la rottura, facendo combaciare le due sezioni in modo preciso.
    2. Stringi con un paio di morsetti e lascia che il tutto si asciughi per circa 24 ore.
    3. Con il trapano effettua due fori che attraversino perpendicolarmente il punto della spaccatura, dello stesso diametro delle spine che andrai a utilizzare.
    4. Spalma con un po’ di colla sia la zona che le spine, inserendo poi queste ultime nei fori.
    5. Con un panno rimuovi la colla in eccesso, lasciala asciugare per altre 24 ore e poi - se necessario - taglia le spine in modo che non spuntino dai fori.
    6. Carteggia la superficie per renderla uniforme, e infine rivernicia.
    Colle da legno

Come riparare i danni alla tappezzeria

Che sia per un piccolo incidente domestico, per l’azione del gatto o per una sigaretta caduta sul rivestimento del divano, può capitare che i tessuti di casa siano soggetti a danni apparentemente irreparabili.
Esistono delle soluzioni semplici che ti permetteranno di riparare questi oggetti d’arredo da solo.

  • Quando i tiragraffi non bastano a distogliere l’attenzione del tuo gatto dal divano, puoi utilizzare un copridivano che protegga l’arredo o che nasconda i danni già presenti.

    Se invece le unghiette del tuo micio non hanno lasciato segni troppo gravi, puoi eliminare i pelucchi che escono dalla stoffa con un semplice rasoio manuale, passando delicatamente le lamette sulla superficie. Se dalla stoffa fuoriescono fili un po’ più lunghi, puoi tagliarli con delle forbicine.

    In caso di piccoli strappi sui tessili di casa, la soluzione più rapida e meno invasiva è armarsi di ago e filo - necessariamente dello stesso colore della stoffa da riparare - e rammendare con cura il danno. Per fare in modo che la parte visibile della stoffa non mostri i segni della cucitura, l’ideale sarebbe cucire dall’interno.

  • In caso di danni gravi è meglio rattoppare, ossia coprire il danno con uno scampolo di stoffa dello stesso colore del tessuto da riparare. Puoi procedere in questo modo:

    1. Misura la zona che devi coprire con un metro da sarta o un metro a nastro e utilizza un gessetto per segnare i punti da tagliare sulla stoffa.
    2. Ritaglia e ripiega i bordi, per poi fissarli con una macchina da cucire (anche in questo caso assicurati di utilizzare un filo dello stesso colore).
    3. Lava con acqua e sapone la porzione di stoffa da riparare, lascia asciugare e taglia eventuali fili in eccesso attorno allo strappo.
    4. Stendi sopra e attorno al danno un po’ di colla per tessuti e applica lo scampolo di stoffa, premendo e facendo in modo che aderisca.
    5. Per fissarlo ancora di più effettua una cucitura a cordoncino lungo i bordi.
  • Divani e poltrone in pelle sono elementi d’arredo carichi di fascino, ma anche molto delicati. Se il tuo divano presenta delle brutte screpolature, puoi trovare in commercio delle apposite paste riparatrici per questo materiale. Ne esistono di bianche o trasparenti, che prevedono l’applicazione finale di una vernice apposita, oppure di diversi colori, a seconda della tinta del tuo divano o della tua poltrona. Se la screpolatura è tale da aver staccato pezzettini di pelle, passa la carta abrasiva sottile sulla superficie rovinata, per uniformare il tutto. Pulisci con un panno umido per eliminare ogni residuo e poi spalma uniformemente la crema, aiutandoti con un panno morbido e asciutto. Esercita un po’ di pressione per far sì che la crema penetri nelle crepe e stendi bene per non lasciare prodotto in eccesso. Lascia che la crema venga assorbita e lucida il tutto con un panno asciutto.
    Un procedimento simile può essere seguito anche per l’ecopelle, un materiale ancora più a rischio di usura e sbriciolamento della superficie. Se hai utilizzato una pasta bianca o trasparente, concludi l’intervento stendendo una vernice apposita per pelle.

    Detergenti per tessuti

Riparare oggetti in vetro e ceramica

Basta una piccola disattenzione per far cadere a terra un bicchiere, un vaso di vetro o un piatto di ceramica. Se l’oggetto in questione è costoso o ha semplicemente un valore affettivo, potresti voler trovare una soluzione. È fondamentale prima di tutto reperire tutti i cocci, mentre nel caso di parti sbriciolate è difficile procedere con la riparazione.

  • Per riparare un oggetto d’arredo in vetro puoi usare della colla specifica (o una generica, che abbia però anche il vetro tra i materiali trattabili). Stendine un po’ lungo i bordi e fai aderire bene i pezzi, esercitando una leggera pressione. Quando la colla ha fatto presa riponi l’oggetto in un luogo sicuro e lascia asciugare per un paio d’ore. Se dalle crepe è fuoriuscita un po’ di colla non è un problema, una volta asciutta potrai facilmente eliminarla con un raschietto o un coltello, oppure con un dischetto di cotone imbevuto di acetone.

    Per la ceramica il metodo è molto simile: pulisci i lembi di ogni pezzo da eventuali residui di polvere e stendi un po’ di colla per porcellana nel punto in cui i pezzi dovranno ricongiungersi, seguendo lo stesso procedimento.

  • Una piccola sbeccatura su una tazza o un bicchiere non ne compromette la funzionalità, ma rappresenta comunque un segno antiestetico. Per danni di questo tipo solitamente il pezzetto di materiale che si è staccato va perso e non è possibile ripararlo semplicemente incollandolo.

    1. Puoi rimediare con un po’ di resina epossidica trasparente, a cui vanno aggiunti dei pigmenti o un po’ di gesso colorato per imitare il più possibile la tinta dell’oggetto da riparare. Leviga il punto sbeccato con della carta abrasiva e pulisci la polvere in eccesso con un cotton fioc imbevuto d’alcool. Versa con delicatezza una piccola porzione di prodotto nella sbeccatura, fino a riempirla.
    2. Lascia asciugare per circa 12 ore e poi sottoponi la colla in eccesso a un’ulteriore levigatura fino a farla combaciare perfettamente con il profilo della tazza.

    Se c’è bisogno puoi utilizzare dei colori per ceramica per dare maggiore uniformità alla tinta.

Come riparare cerniere e meccanismi

Apri, chiudi, apri, chiudi. Dopo anni e anni di movimenti anche le porte e le ante di armadi e armadietti possono essere soggette a usura. Potrebbero mostrare degli intoppi, degli allentamenti o dei malfunzionamenti generali, e richiedere interventi di riparazione piccoli o grandi. Fortunatamente ci sono diversi rimedi per dare nuova vita a questi meccanismi!

  • È molto frequente la necessità di porre rimedio alle cerniere che cigolano. Che si tratti di porte o ante, il cigolio è causato solitamente da sporco o ruggine, nei punti di sfregamento.

    Nella maggior parte dei casi non c’è bisogno di un intervento complesso, ma per risolvere il problema in modo più sicuro è consigliato sganciare la porta o la cerniera dell’anta (se composta da due pezzi) e pulire bene le giunture con un po’ di acquaragia.

    Applica una spruzzata di lubrificante, utilizzando una pratica bomboletta dotata di cannuccia sottile. Evita di utilizzare l’olio d’oliva: a differenza di quanto si pensi, non lubrificherebbe, ma impasterebbe la cerniera vanificando l’intervento.

    Lubrificanti e olii
  • Le cerniere danneggiate vanno invece sostituite. I modelli più semplici devono essere svitati dalla loro base, mentre quelli a scatto devono prima essere sganciati attraverso una linguetta che si trova all’estremità della sezione agganciata all’anta. Solo in seguito potrai togliere le viti con un cacciavite o un avvitatore a batteria.
    Puoi sostituire solo la cerniera usurata oppure - ancora meglio - procedere con la sostituzione di tutte le cerniere di quell’anta, in modo da compiere un unico intervento risolutivo. In seguito, puoi procedere così:

    1. Procurati una cerniera delle stesse dimensioni di quella da sostituire, assicurandoti che anche il diametro dei suoi fori corrisponda a quelli dell’anta.
    2. Procedi col montaggio: fissa la cerniera all’interno del mobile, inserendo delle viti adeguate all’interno dei fori già presenti. In seguito, fissa la cerniera all’anta. Una volta effettuato questo passaggio, assicurati che l’anta regga e che il movimento di chiusura e apertura non presenti problemi.

    Se vuoi sostituire la cerniera della porta (di tipo Anuba) dovrai smontare quest’ultima e rimuovere tutti e quattro i cardini. Potrai farlo svitandoli a mano o con l’aiuto di una brugola. Assicurati di acquistare cardini dell’esatta misura di quelli da sostituire, con perni del diametro corrispondente ai fori della porta e dello stipite. Infine, riavvitali e rimetti la porta al proprio posto.

    Ferramenta per mobili
  • Anche i cassetti risentono del passare del tempo e del prolungato utilizzo, soprattutto quelli in legno, sensibili ai cambiamenti di temperatura e di umidità nell’aria.

    Se i tuoi cassetti scorrono a fatica o si bloccano, il legno potrebbe semplicemente essersi gonfiato, oppure le guide su cui il cassetto scorre sono danneggiate o sporche.

    Estrai il cassetto, controlla che le viti non siano allentate (in tal caso fissale bene con un avvitatore a batteria) e pulisci le guide da eventuali residui di sporco e polvere.

    In seguito, lubrifica il meccanismo di scorrimento, utilizzando prodotti diversi a seconda del materiale di cui queste ultime sono composte. Il legno richiede solitamente una cera o della paraffina, mentre per il metallo è possibile ricorrere a un semplice lubrificante multiuso.

    Minuteria

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